Serie A al via: Milan e Inter davanti. Juve incognita, Roma, mina vagante
Countdown agli sgoccioli. Mancano, infatti, pochi giorni e la giostra del grande calcio e della serie A ripartirà in grande stile. Un torneo, che per la prima volta nella sua storia, sarà diviso in due tronconi, per l’interruzione dovuta ai campionati mondiali di Doha, dal prossimo mese di novembre.
E come ogni anno di questi tempi, abbiamo provato ad azzardare per Sportivamente la nostra griglia per il prossimo campionato.
Chi sta meglio di tutti è sicuramente il Milan. I campioni d’Italia hanno mantenuto l’impianto e l’evidente identità di gioco mostrata nello scorso torneo, puntellando i reparti con l’innesto di Charles De Ketelaare al posto del partente Kessie, del belga Origi, in grado di far rifiatare Giroud ed Ibra e avranno la linea difensiva che riabbraccerà il danese Kjaer, vittima di un grave infortunio nella seconda parte di stagione scorsa. I giovani hanno acquisito ormai una mentalità vincente ed avranno un anno di esperienza in più. I rossoneri possono seriamente tentare il bis, con Pioli che regalerebbe ai propri supporters, la seconda stella sulla maglia.
Subito a ruota la Beneamata di Simone Inzaghi. I nerazzurri paiono la squadra più fisica dell’intero torneo e pagheranno forse una partenza un po’ più lenta degli avversari, fino al raggiungimento della piena condizione tecnico-atletica. A nostro modo di vedere, l’Inter resta l’organico più completo, al netto di cessioni dolorose negli ultimi 20 giorni di calciomercato, che al momento non possiamo prevedere. Il dato allarmante delle prime uscite dei nerazzurri è il numero di gol subiti. Ciò descrive una squadra che ha diverso lavoro da fare per tornare al top nella fase difensiva. Il reparto arretrato, infatti, sembra meno equilibrato della scorsa stagione, che appare più vulnerabile sia centralmente che sulle corsie. La squadra meneghina, votata all’offensiva ancor più marcatamente con il ritorno di Lukaku, deve necessariamente trovare delle soluzioni, per ritrovare la vecchia solidità vista ed ammirata nello scorso campionato.
La Juventus di Max Allegri è, invece, ancora alla ricerca di convinzione e dei giusti tasselli tattici e di organico per tornare a recitare un ruolo di primissimo piano nel campionato italiano. Un precampionato, però, di grandi sofferenze con un solo successo nelle prime 4 amichevoli ed un solo pari con il Barca, associato alle due sconfitte madrilene con Real ed Atletico, fotografano una squadra molto indietro a pochi giorni dal via, sia nell’inserimento di alcuni nuovi giocatori chiave come Bremer, sia nella coralità di manovra, che sembra palesare tutte le difficoltà riscontrate nella scorsa stagione. Le giuste aspettative di riscatto da parte del popolo juventino, abbinate ad una serie di infortuni, tra cui quello a Pogba (uomo simbolo del mercato di Madama) con tutti i rischi annessi alla sua terapia conservativa per la lesione al menisco, che lo terrà fuori fino a metà settembre, assieme agli out di McKennie, Chiesa, Szczesny e la convivenza forzata di Dusan Vlaovhic con la pubalgia, rappresentano per i bianconeri più di un problema in un campionato anomalo, che vivrà una prima parte intensa, determinante e forse decisiva in termini di punti.
Una Conference League in bacheca, un mercato stellare e un entusiasmo che non si registrava da tempo, fanno della Roma una seria pretendente alla corsa scudetto. Il team giallorosso di mister Friedkin è tornato protagonista con gli acquisti di Dybala, nuovo re dell’Olimpico, con le chicche Wijnaldum, Matic e Celik, giocatori di livello internazionale. La stagione 2022/2023 può essere davvero quella giusta per la Magica. I “Fab Four “fanno sognare i capitolini e aumentano in modo significativo la cifra tecnica della squadra di Josè Mourinho.
Un gradino sotto, con vista Europa, per Napoli, Lazio, Fiorentina ed Atalanta. I partenopei sono precipitati nelle quotazioni per via di dolorose cessioni ed una inevitabile rifondazione. La squadra di Spalletti appare ancora al momento incompleta e tutta da scoprire. I biancocelesti di mister Sarri, con un mercato, che stenta a decollare non scalda le fantasie degli appassionati, con il fuoriclasse Milinkovic Savic sempre tentato da più di una sirena. Per gli osservatori più attenti i gigliati della Fiorentina possono vestire i panni della rivelazione, con una rosa piuttosto solida e funzionale al credo di mister Italiano. La Dea, invece, pare dopo l’addio del ds Sartori, aver terminato la sua fase ascendente e da non considerarsi nelle prime del lotto.
In coda solita bagarre per evitare un posto all’inferno della serie B, tra le neopromosse Cremonese e Lecce e le rinnovate Spezia e Salernitana. Più tranquillo pare il destino del ricco Monza di Galliani e Berlusconi, autore di notevoli investimenti nella campagna trasferimenti.