Champions League: trionfa il Chelsea.

Campioni, prodezze, intensità e una bella cornice di pubblico. Gli ingredienti per un grande spettacolo c’erano tutti e così è stato. Nella spettacolare finale di Champions League ad Oporto, giocata a viso aperto dalle 2 squadre, trionfa da outsider il Chelsea, che batte 1a0 il favorito Manchester City. Tuchel la spunta per la terza volta stagionale contro Guardiola ma stavolta fa centro grosso. Il tedesco l’aveva sfiorata da vicino l’anno scorso, quando con il suo Psg era stato battuto in finale dal Bayern Monaco; lo spagnolo, invece, fallisce la terza della sua carriera, e il suo City la prima volta nella storia. Primi minuti caratterizzati dal classico palleggio guardiolano e ficcanti ripartenze dei blues. Werner si divora tre occasioni per il vantaggio. I campioni d’Inghilterra costruiscono gioco, con Sterling sugli scudi. Il leit motiv del primo tempo è questo. Rudiger è provvidenziale su Foden al 27′. Mahrez non ci arriva per un attimo all’ appuntamento con il gol al 30′. La gara è davvero godibile con ritmi forsennati e qualità. Thiago Silva va ko al 40′ ( dentro Christensen). Il lucchetto al match lo apre al 42′ il Chelsea, quando Mount premia il taglio di Havertz, che solo davanti ad Hederson lo batte con freddezza e porta avanti gli uomini di Tuchel al tramonto del primo tempo, chiuso sul punteggio di 1a0. Nella ripresa parte forte il City, con l’obiettivo di rimettere la contesa sul piano di parità. Kantè è un motorino e tampona le folate dei Citizens. Gabriel Jesus va dentro al 59′ per un De Bruyne malconcio. Il neo entrato Pulisic sciupa il match point al 72′ mettendo a lato una palla perfetta di Havertz, dopo una ripartenza letale. I londinesi attenti dietro e pragmatici e verticali offensivamente, controllano la gara, complice un Manchester City spuntato. Gli uomini di Guardiola paiono confusi e privi di idee, nonostante l’ ingresso del ‘Kun’ Aguero. I blues serrano le fila, gestiscono al meglio il finale di match. Assalto a “Fort Apache” nei 7′ di recupero fino al triplice fischio di Layoz che sancisce, la seconda Champions della storia del club, il Chelsea, 9anni dopo il trionfo con Di Matteo è campione d’ Europa.

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