Conosciamoli: Emiliano Santos.

La rosa del Manfredonia Calcio 1932 della stagione sportiva 2020/2021 avrà anche un calciatore argentino. Si tratta del centrale difensivo, Emiliano Santos, classe 1998.

Compie la trafila giovanile nel Club Olimpo, squadra della massima serie in Argentina, per poi trovare spazio in prima squadra, nel campionato di Primera B Nacional, la seconda divisione del calcio argentino.

Giunto in Italia da un anno, è frenato da impedimenti burocratici, che gli consentiranno di giocare solo 7 gare, prima di diventare ufficialmente un calciatore del Manfredonia Calcio 1932, in questa sessione di mercato.

Emi primi giorni a Manfredonia. Quali sono le tue impressioni e il primo impatto con la città e la tua nuova squadra?

La mia prima impressione è quella di una città bellissima, della quale mi hanno parlato molto bene prima di venire qua. Una squadra conosciuta da diversi ragazzi e che ha molta voglia di lavorare e voglia di fare bene.

Primi anni di carriera in Argentina, poi l’approdo in Italia. Quali sono le principali differenze, secondo te, tra il calcio argentino e quello italiano?

Per me il calcio italiano e il calcio argentino sono molto simili. Qui vi è la regola degli under, in Argentina non esiste, giocano tutti “grandi” e per quello che ho visto, qui in Italia si lavora molto sul tattico“.

Quali sono le tue principali caratteristiche tecniche come calciatore?

“La mia principale caratteristica è quella di essere un giocatore con un gioco fisico, che non molla mai in nessuna giocata. Sono 180 cm x75 kg, sono un sinistro ma posso giocare sulla destra, per non è un problema. Mi sento più forte nel gioco in marcatura che nell’ impostazione, pur sapendolo fare”.

Hai lo status da extracomunitario o passaporto comunitario?

“Si sì ho il passaporto comunitario, il passaporto italiano.

Tanti profili interessanti nel reparto arretrato. Temi la concorrenza per una maglia da titolare?

No, è una buona cosa. Siamo in tanti, uno non può dormire, deve lavorare sempre al massimo e di più e poi il mister decide chi sta meglio e chi deve giocare. La concorrenza è buona per la squadra e per rendere sempre di più”.

Che tipo di campionato ti aspetti?

“Mi aspetto un campionato difficile e duro ma con la preparazione che stiamo facendo, speriamo di fare tutto bene”.

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