Conosciamoli: Matteo Colangione.
La retroguardia del Manfredonia Calcio 1932 quest’anno vanterà le prestazioni sportive di Matteo Colangione, centrale cerignolano classe 1987.
Un vero top in grado di guidare la difesa con la sua esperienza, garantendo solidità e struttura fisica, dall’alto dei suoi 196 cm, alla difesa sipontina. Un leader che unisce alla fase di impostazione, la sua visione di gioco, con piedi educati, e lavoro di marcatura. Sarà sicuramente importante nello spogliatoio, anche come guida, per far da chioccia ai più giovani.
Colangione vanta una lunga esperienza con le maglie di Audace Cerignola (nella scalata fino alla D) Fidelis Andria, Fano, Legnano in C1, Bitonto, Grottaglie, Corato e Sora, con campionati vinti da protagonista e da beniamino dei tifosi.
Al termine della prima settimana di allenamenti, la tua prima analisi di come procede il ritiro e le tue impressioni sul gruppo?
“Le impressioni sono quelle di un gruppo dedito al lavoro , è già questa è un’ottima base dalla quale partire. Alcuni ragazzi hanno già lavorato in passato con il mister è questo è un vantaggio per un gruppo che deve diventare squadra. Il nostro obiettivo è quello di migliorare sempre. Giorno dopo giorno”.
Sei sicuramente uno dei calciatori con più esperienza della squadra. Cosa porta Matteo Colangione al gruppo composto anche da tanti giovani?
“Sicuramente io, insieme ad altri della rosa esperti come me, porto un po’ di esperienza avendo giocato tanti campionati, senza dimenticare che un conto è giocare in una piazza come Manfredonia, un altro è giocare in altre piazze che sono meno esigenti. Questo deve essere un punto a nostro vantaggio perché le cose migliori, secondo me, riescono quando c’è pressione”.
Per la prima volta in Eccellenza un format diverso e con ben 6 foggiane nel nostro raggruppamento. Che campionato ti aspetti?
“Si è una novità per la Puglia anche se io ho assaporato questo format giocando a Sora dove c’erano 2 gironi di Eccellenza. La cosa piú brutta è non veder premiati gli sforzi di chi arriverà anche secondo,terzo e così via. Visto che i fattori durante il campionato sono tanti e magari con la formula dei play off molte società possono prendersi ciò che meritano. Alla fine, però, sono decisioni che spettano a chi decide e sarà comunque un campionato insidioso perché ci sono tante squadre attrezzate”.
A livello tattico ti trovi meglio in una difesa a 3 o 4?
“Non ho preferenze anche perché ho giocato sia con difese a 3 che a 4. Poi durante la partita ti ritrovi a difendere a 3 se giochi a 4 e viceversa .
Nel campo il modulo cambia continuamente . Quindi nessuna preferenza”.
Ritieni che l’organico sia buono per ben figurare o manca qualche ragazzo strutturato come te fisicamente, soprattutto in prima linea?
“Queste sono decisioni che spettano al mister, al direttore e alla dirigenza che comunque si è già mossa bene perché vedo tanti ragazzi interessanti.
È una società forte, in piena sintonia con il mister, quindi se riterranno opportuno fare qualcosa non credo si tireranno indietro”.