Conosciamoli: mister Danilo Rufini.

Mister Danilo Rufini

Danilo Rufini è il nuovo allenatore del Manfredonia Calcio 1932. Il tecnico cosentino scelto dalla società sipontina per il campionato di Eccellenza Pugliese per l’ anno 2020/2021 è un ex calciatore con ben 850 presenze in carriera e 7 campionati vinti nel personale palmares. Un tecnico vincente e di personalità, profondo conoscitore dei campionati dilettantistici.

Sportivamente ha parlato con lui per inaugurare la rubrica Conosciamoli, dopo i primi allenamenti del ritiro biancoceleste.

Mister parte la stagione qui a Manfredonia, con quali motivazioni personali e di squadra?

“Felicissimo intanto di riprendere a fare la cosa che amo fare sin da bambino, cioè stare in un campo da calcio. Doppiamente felice per avere l’onore di farlo in una piazza da me sempre apprezzata, anche da avversario, e in una città bellissima qual è Manfredonia. Obiettivi personali: i soliti. Giocare sempre per vincere, partita dopo partita dare il massimo e far dare il massimo ad ogni elemento della rosa dei calciatori, dare una mia impronta alla squadra sia in termini di gioco, ma, soprattutto di mentalità”.

Che tipo di Manfredonia potranno ammirare i tanti tifosi biancozzurri?

“Sara’ un Manfredonia coraggioso, fatto di un calcio funzionale al risultato, non fine a se stesso. Non mi interessa che mi dicano quanto sono bravo, piuttosto mi interessa essere concreto e vincere più partite possibile passando attraverso la mia filosofia di gioco. Non sono un integralista a livello tattico. La mia squadra deve mettere in evidenza i difetti di ogni avversario e nasconderne i pregi. Di volta in volta ci sarà una maniera diversa per provare a scardinare le difese avversarie”.

Si ritiene soddisfatto del mercato con tanti suoi ” calciatori” o ritiene che manchi qualcosa ancora?

“Abbiamo costruito una squadra, insieme al prezioso lavoro del Direttore Fiore, seguendo le linee guida in termini di budget, assegnatoci dalla società. Abbiamo cercato di ottimizzare il tutto, prendendo calciatori soprattutto della zona, calciatori affamati, gente che dal calcio ha avuto meno di quanto merita. Li abbiamo uniti a calciatori di spessore già presenti in rosa dall’anno scorso, anch’essi a mio parere giocatori top per la categoria, circondando il tutto con under 2001 importanti e con esperienza e under 2002-2003 del vivaio della società. Faccio i complimenti a chi ha allenato questi ragazzi nei settori giovanili, perché i ragazzi sono validi e pronti a livello tecnico tattico. Devono solo fare presto ad inserirsi e diventare “grandi” e a tirar fuori il carattere. Da parte mia sarò sempre a loro disposizione, affinché entrino subito nel mio modo di fare calcio.
Molti di loro li ho già allenati in passato o recentemente. Li ritengo funzionali alla mia idea di gioco e non li cambierei con nessun elemento di altre squadre, con tutto il rispetto. Ce la giocheremo con tutti.. Con grande umiltà ma consci delle nostre potenzialità”.

Una promessa alla piazza che si sente di fare?

“Più che promesse, posso dire alla gente che ama il Manfredonia calcio, che questa squadra giocherà sempre per provare a vincere, che sarà affamata e che uscirà dal campo solo dopo aver dato tutto. Cercheremo di renderli orgogliosi di noi”.

Il nuovo format, le piace o teme che svilisca il torneo?

“Se dicessi che é un format che mi piace, sarei un bugiardo. Da sportivo e professionista, accetto la decisione, che avranno sicuramente valutato nei pro e nei contro, e mi adatto, cercando di centrare gli obiettivi possibili. Consapevoli che ne vincerà solo 1 e che c’è anche la Coppa da giocare. Il mio obiettivo, ad oggi, è vincere la prima partita utile. Poi la seconda, la terza e via via giocarcela tutte. Senza obiettivi a lungo termine. Un gradino alla volta”.

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