Coppa Italia, Manfredonia-Manduria: appuntamento con la storia

Clima sereno e ambiente carico di entusiasmo per il Manfredonia Calcio 1932, che domenica 15 Gennaio al Madrepietra Stadium di Apricena, con inizio alle 14:30, sfida nella finale di andata della Coppa Italia, il Manduria, compagine militante nel Girone B, di Eccellenza Pugliese.

Tifoseria in fermento e corsa al biglietto, per i supporters biancoceleste, che nonostante siano orfani dello stadio Miramare, per l’annosa questione dei lavori di rifacimento del manto sintetico, stanno organizzando sostegno e calore per i propri beniamini, preparandosi a regalare il giusto tributo al sodalizio di patron Di Benedetto e a tutti i ragazzi di mister De Candia, protagonisti di una stagione, sin qui, esaltante.

L’8 dicembre 2019, in occasione dell’incontro con la Sly United, in un Miramare gremito da oltre 3500 spettatori, la Gradinata Est esponeva lo striscione: “Quella voglia matta di scrivere ancora pagine straordinarie di storia”. Proprio di appuntamento con la storia si tratta per la squadra sipontina, che nei suoi lunghi 90 anni, mai aveva raggiunto l’atto finale della competizione, dal momento dell’introduzione della categoria.

Ph: Melcarne

Era il lontano 09/05/1982 quando il Manfredonia disputava la finale, in quel di Ginosa, per il titolo di campione pugliese di Promozione. All’andata i delfini la spuntarono in trasferta per 1-2, in rimonta, dopo la rete di Costantino per i padroni di casa, grazie alle marcature di Cataldo e V. D’Errico. Nel match di ritorno, il 16/05/ 1982, al campo comunale, stracolmo di gente, il Manfredonia conquistò il titolo di campione regionale, impattando per 1-1, recuperando ancora l’iniziale svantaggio di Lelli, con il gol di Santamaria. L’unico trionfo che i sipontini possono vantare, al momento, e che intendono replicare nel return match, nella cittadina ionica del 5 febbraio prossimo. I biancoceleste, infatti, andando ancora più indietro nel tempo, dopo essere stati promossi in D, videro sfumare il passaggio in finale in Coppa Italia, battuti dall’Impruneta per 1-0, nell’a.s. 1966/1967 (rete di Casini), che poi si aggiudicò la competizione.

Sulla strada che porta alla vittoria e alla fase nazionale, dopo Real Siti, San Severo, Canosa e Polimnia, Biason e compagni troveranno il Manduria dello spauracchio Pignataro, attualmente in quarta piazza nel proprio raggruppamento, che ha eliminato cammin facendo, Ostuni, Massafra, Toma Maglie e Gallipoli 1909.

I biancoverdi di mister Branà, reduci dalla sconfitta di Massafra per 2-1, sono saldamente in zona play off ed hanno in Cavaliere e Russo le frecce più pericolose. Rinforzato da diversi innesti nel mercato di riparazione, Il Manduria, oltre al già citato Pignataro, ha tesserato anche i nuovi Tarantino, Calò e Monopoli e svariati “under” di prospettiva. I garganici arrivano al match, dopo la pausa natalizia, con soli 15’ di gara ufficiale nel nuovo anno, vista la sospensione dell’incontro con il Foggia Incedit ma con la giusta determinazione e la spasmodica voglia di regalare alla città e alla tifoseria innamorata dei propri colori, il primo trionfo, in quella che può diventare una stagione da annali.

Ph: Melcarne

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