Di Benedetto: “Preferirei continuare a lavorare nel solco della continuità”

Nel corso della trasmissione Supermario Sport interessanti dichiarazioni del presidente del Manfredonia Calcio 1932, promosso in serie D.

Resti in serie D al 100%? “A Manfredonia mi ci sono affezionato. Quando vado a Manfredonia, perché non ho mai avuto la disponibilità del campo inizio a sentirmi a casa. Mi piacciono le città sul mare e logisticamente lo stadio è sul mare. La mia scesa in campo si è tradotta in un risveglio del toccare con mano il calcio a Manfredonia”.

Con Pasquale De Candia? ” Calcisticamente parlando, io preferirei a prescindere dalla mia scelta, continuare a lavorare nel solco della continuità. Mister De Candia tecnicamente in una scala di valori da uno a dieci, vale undici. E’impeccabile, preciso, sempre sul pezzo e anche lui molto sanguigno come me. Se entrambi dovessimo riuscire a creare i presupposti a continuare, mi farebbe piacere continuare ad averlo come allenatore“.

Identikit del nuovo ds? “Le varianti del nuovo direttore sportivo, in primis, deve essere una persona onesta. Non l’ho ancora individuato e poi professionale e chiaramente deve sentire sulle proprie spalle, il peso del nuovo campionato che andiamo ad affrontare”.

“Per continuare ci devono essere i presupposti. Per poter esercitare la mia attività deve essere garantito un tetto stabile sotto il quale stare e non trovarmi da nomade, chiedendo costantemente delle cortesie in tutti i campi in cui siamo stati costretti a spostarci”.

La festa? “Per un disordine che è successo a Fasano, che si incrociavano i tifosi del Manfredonia con quelli di Barletta non è stato possibile. Volevano farlo oggi ma non siamo riusciti ad organizzarci. Lo faremo domani. Non ho il potere di dire la facciamo allo stadio perché non ho il potere di poterlo aprire”.

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