E. Rybakina é la nuova campionessa degli Internazionali d’Italia

Dopo un’attesa durata quattr’ore circa, a ridosso delle ore 23.00 di ieri, si é disputato l’atto conclusivo del torneo femminile romano. Protagoniste la quotatissima kazaka di origine russa Elena Rybakina, campionessa in carica di Wimbledon e l’outsider ucraina Anhelina Kalinina, divenuta una beneamina del Foro Italico.

La pioggia non ha dato scampo nemmeno sabato, costringendo gli organizzatori del Master1000 italiano a procrastinare oltre il limite consentito l’inizio dell’atteso incontro. Scelta discutibile quest’ultima, che impone un’ulteriore e necessaria riflessione riguardo alla necessità di dotare di idonea copertura almeno un campo.

Match combattuto tra le due contendenti, giunte ad un palmo dal traguardo in modalità differente. L’ucraina, sfruttando un tabellone favorevole, scende in campo dopo aver disputato più set della n. 7 del seeding. Emblematico per lei é risultato l’incontro vinto mercoledì scorso contro la brasiliana Haddad Maia, durato la bellezza di quasi quattro ore.

La stanchezza é divenuto pertanto un fattore determinante per la Kalinina, partita tuttavia molto bene a differenza della favoritissima avversaria, condizionata dall’obbligo di portare a casa il risultato. Le palle sono risultate essere quindi più “pesanti” del solito per Elena, brekkata praticamente da subito.

La Rybakina col passare dei lunghi giochi riesce comunque a sciogliersi, riacquistando consapevolezza dei propri mezzi, in particolare al servizio. Ribalta le sorti del primo set, portandolo così a casa con il punteggio di 6-4.

Di lí a poco Anhelina abbandonerà purtroppo la contesa sul 1-0 a favore dell’altra finalista, per via di un problema alla coscia sinistra che la costringe ad alzare bandiera bianca in lacrime.

Rybakina alza così il trofeo prima del previsto, issandosi meritatamente al quarto posto della classifica WTA (best ranking). L’ecatombe di teste di serie ha risparmiato solamente lei, abile nel conquistare il suo più importante torneo sul rosso.

Di questa finale verrà ricordato soprattutto il sincero abbraccio consolatorio della neo campionessa, accolto in maniera altrettanto autentica dall’ucraina!

ph internazionalibnld’italia

Pierfrancesco Gallifuoco

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