Il Manfredonia batte la Sly e conquista la vetta. Decide Trotta.

In un Miramare vestito a festa, con circa 3500 tifosi sugli spalti, degni di altri palcoscenici, il Manfredonia 1932 batte meritamente,nel big match, la United Sly, per 1a0 con una rete di bomber Trotta e conquista la vetta, appaiando i baresi, a quota 37punti, ma con una gara in meno, da recuperare giovedì 12 dicembre, contro il Noicattaro. Agnelli rilancia il recuperato Morgillo tra i pali e nel suo consueto 4-3-3, mette dentro il “ritrovato” Sementino al centro della difesa e Peres in prima linea. De Luca con il suo 4312 sceglie Nadarevic per Lacarra, affiancato da Manzari e con Zotti ad ispirare. Ritmi intensi con i sipontini a sfondare sovente sulla catena di destra, con la corsa di un ispirato Basta già dai primi minuti di gioco. Al 17′ i biancocelesti protestano per un gol annullato dalla terna, per presunta carica al portiere. Gli ospiti imbrigliati dalla corsa e dal pressing della banda Agnelli, praticamente non sporcano quasi mai i guanti di Morgillo,se non per timidi calci di punizione. Al 33′ i padroni di casa vanno vicini al vantaggio, prima con Albrizio, che di testa manda alto di pochissimo e al 37′ con Laboragine, che nel cuore dell’ area piccola, coglie il montante. Al riposo si va con il punteggio ad occhiali. Nella ripresa stesso copione con il Manfredonia a fare la partita sotto la grande regia di Laboragine. Al 51′ incursione centrale di Telera, che svetta di testa ma palla alta sulla traversa. Due minuti dopo, prima vera grande chance per i baresi, che con Faliero assistito da Diagne, gira a rete ma Morgillo è davvero miracoloso e con un intervento superlativo, salva il risultato, strappando gli applausi dello stadio. La Sly cresce e inizia a giocare a calcio con il Donia che abbassa un po’ nell’ intensità del pressing. Agnelli al 61′ azzecca il cambio, dentro Grumo per Albrizio. L’ esterno prima di testa impegna De Santis in presa bassa e poi inventa dal cilindro la giocata che spacca la gara. Il classe 97, al 79′, va via sulla corsia di destra, pennella al centro una palla al bacio per capitan Trotta, che di testa, con perfetto tempismo, si fa trovare pronto all’ appuntamento con il gol, facendo esplodere il Miramare. La reazione degli ospiti è affidata al velleitario tentativo di buttar palla dentro, ma Sementino- Telera, fanno buona guardia. Il brivido finale arriva al 92′ quando la palla colpita involontariamente da un difensore locale, carambola sul palo. Il Manfredonia conserva il prezioso vantaggio con un pizzico di fortuna, e negli istanti finali, Grumo per due volte sfiora il raddoppio. Triplice fischio dell’impeccabile signor Caruso di Viterbo e festa grande in campo e sugli spalti.

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