Il Manfredonia sprofonda nel baratro! Col Gravina giunge inesorabile l’8°sconfitta

L’amaro copione non varia per i Sipontini e anche l’11ª giornata del campionato di Serie D, girone H, si conclude con un nulla di fatto. In quest’occasione è il Gravina ad incassare, meritatamente, l’intera posta in palio al Miramare.

I biancocelesti di mister Panarelli illudono nella prima frazione, terminata in vantaggio grazie al tap in di Scaringella (4′) su respinta dell’estremo difensore gravinese successiva all’errore dal dischetto proprio dell’ex Andria. Sono i murgiani di mister Tiozzo ad avere il pallino del gioco, ma i padroni di casa si difendono senza grossi affanni, sfiorando il raddoppio con un tiro in diagonale di Giacobbe che fa la barba al montante alla destra di Zanin (14′), ben servito da Scaringella innescato a sua volta da una  veemente ripartenza dell’ottimo Coulibaly. Scaringella si rende ancora protagonista divorandosi al 24′ la rete del doppio vantaggio; la zuccata sottorete termina di poco alta, vanificando un gran cross proveniente dalla fascia sinistra. Gli ospiti impegnano Sapri al 18° con Pierce ed al 22° con Cavaliere, ma il portiere garganico si fa trovare pronto su entrambe le conclusioni scoccate da posizione centrale.

Nel secondo tempo si assiste ad un dominio totale dei gialloblu. Al 46° il piattone di Napolano servito da Banse non inquadra di poco la porta, ma al 56° è capitan Chiaradia ad insaccare la rete di destro dentro l’area, su assist del solito Banse. L’unico sussulto dei manfredoniani è costituito da una botta centrale di Coulibaly dai 20 metri (60′), neutralizzata da Zanin. Poco dopo uno scatenato Chiaradia fa tremare Sapri, ma il diagonale da sinistra si spegne di poco al lato del secondo palo. I pericoli maggiori per i locali provengono spesso dalla banda sinistra, con Porzio che nel ruolo insolito di terzino fa l’impossibile. Un bolide da fuori area del subentrante Turchet, a metà del secondo tempo, mette i brividi alla retroguardia foggiana, con la sfera che sfiora l’incrocio. Il Manfredonia soffre il forcing dei baresi, ma nel recupero Carbonaro (92′), entrato al posto di uno spento Tedesco, si mette in proprio riuscendo a penetrare nell’area avversaria ed a sciupare da posizione ottimale un gol che sembrava già fatto; l’attaccante palermitano, infatti, spara alto tra l’incredulità dei tifosi sipontini. Neanche il tempo di riprendersi dallo shock e il n. 10 murgiano concretizza l’ennesima trama degli ospiti, calciando al volo sottorete e realizzando la sua personale doppietta.

Il 2 a 1 odierno alimenta l’incubo della retrocessione per tutto l’ambiente, con la zona playout che comincia pericolosamente a sfuggire di mano (- 3 dall’ultimo posto utile). Il cambio tecnico non sta sortendo purtroppo gli effetti sperati e si assiste ormai puntualmente ad una squadra quasi rassegnata, con la vecchia guardia, artefice della miracolosa salvezza della passata stagione, latitante e spesso misteriosamente impalpabile!

Articolo e foto a cura di
Pierfrancesco Gallifuoco

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