Il Vitulano Drugstore C5 Manfredonia non ci sta

(nota stampa) A seguito di quanto avvenuto sabato 11/02/2023 nella gara interna tra la Vitulano Drugstore Manfredonia e la Cormar Reggio Calabria, la Divisione Calcio a 5, con il Comunicato Ufficiale n.655 del 15/02/2023 ha inflitto, alla nostra Società, un’ammenda di €. 1.300,00 e una partita da disputare a porte chiuse, che dovrà essere scontata nella prossima giornata di campionato contro il Futsal Canicattì.
Ci preme l’obbligo di contestare e di conseguenza chiarire, quanto realmente accaduto e sottolineare che la situazione che ha portato a questa decisione è stata generata da un episodio arbitrale alquanto increscioso.
Come ampiamente visibile nei video allegati alla presente, il direttore di gara “lato degli spettatori” commette un errore che difficilmente definibile “svista arbitrale”. Fino al minuto 18° del secondo tempo, infatti, tutti i presenti hanno assistito ad una gara correttamente giocata e che ha ampiamente entusiasmato gli stessi presenti i quali hanno avuto, fino a quel momento, un atteggiamento pacifico e corretto. <br />Il referto di gara, inoltre, presenta delle esagerazioni relative ai momenti successivi al termine della gara, che gli arbitri hanno dichiarato probabilmente in maniera condizionata da ansia e preoccupazione.
La società si prende la piena responsabilità dell’accusa che fa nei confronti della condotta arbitrale, assolutamente incompetente.
Questo errore ha condizionato pesantemente la classifica, trattandosi di uno scontro diretto per un obiettivo fondamentale per le Società coinvolte.
Ovviamente tali comportamenti non sono tollerati dalla nostra Società la quale si riserva di agire legalmente nei confronti di chi ha causato tali disordini, ma rimane ferma sulla sua posizione riguardo alle decisioni arbitrali.
Ci domandiamo se sia corretto che tutti gli sforzi, economici e non sostenuti da questa Società, nonché quelli di tutti gli Sponsor che investono, in termini di immagine in questo Sport vengano resi nulli o addirittura lesivi da un direttore di gara non all’altezza della categoria.
Il rammarico si estende alla Federazione, che non interviene direttamente sulle designazioni arbitrali, in special modo, su gare ad altissima percentuale di rischio e responsabilità.

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