Olimpiadi di Tokyo 2020: i giapponesi non le vogliono.

A poco meno di due mesi dall’inizio previsto per l’ edizione n° 32 dei Giochi Olimpici, in programma a Tokyo dal 23 luglio all’8 agosto (già rinviate di un anno), più del 60% dei cittadini nipponici chiede al governo conservatore e al primo ministro Yoshiide Suga, la cancellazione degli stessi, a causa dell’emergenza Covid 19, nonostante lo stesso premier abbia dichiarato alla Dieta giapponesi che la manifestazione sportiva più importante al mondo si svolgerà in piena sicurezza. Il Cio ( Comitato Internazionale Olimpico) condivide la posizione governativa aggiungendo che gli atleti e relativi staff saranno sottoposti a ferree disposizioni sanitarie, vaccinazioni, test giornalieri e isolamento dal pubblico, nella cosiddetta “bolla”.

Una recente nuova ondata di casi Covid, con relativo nuovo stato di emergenza, ha scatenato gli animi degli oppositori delle Olimpiadi, accusando l’amministrazione Suga di preferire l’evento alla salute pubblica. Intanto è stato già deciso che gli spettatori stranieri non potranno recarsi nel Sol Levante per assistere al grande spettacolo. La lentezza del piano vaccinale (5% ha ricevuto il vaccino) e la quarta ondata di contagi (circa 6000 casi giornalieri) fa riflettere. Cosi come sostiene, la stella del tennis Naomi Osaka, i rischi di tenere i Giochi vanno ponderati seriamente, visto che anche l’associazione dei medici si è detta contraria alla manifestazione, per la sua pericolosità e la possibile nascita di nuovi varianti.

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