Orgasmo rossonero. Il Foggia è in finale

È il Foggia dei miracoli che torna dopo 7 anni in finale dei playoff per un posto in serie B, dove affronterà il Lecco, vittorioso ai rigori sul Cesena. Allo Stadio “Adriatico-Giovanni Cornacchia” davanti a 20000 spettatori biancoazzurri e oltre 500 supporters foggiani, non residenti in Capitanata. È festa grande per il rossoneri che con convinzione recuperano la gara per due volte e vincono au rigori per 6-5.

Dopo la spettacolare sfida terminata con un pirotecnico 2-2 dello Zaccheria, adriatici e pugliesi giungono all’impegno con la chiara intenzione di superarsi per proseguire la propria cavalcata ed assicurarsi un posto per l’ultimo atto degli spareggi promozione. Zeman recupera dalla squalifica Brosco, Maniero e Milani. Rossi perde Di Noia e Kontek, appiedati dal giudice sportivo. Scelte iniziali per il boemo che vedono confermato tra i pali di D’Aniello, con Brosco in retroguardia, tridente con le bocche di fuoco Merola- Cuppone- Lescano. Il tecnico riminese, invece, con poche scelte, viste le numerose defezioni, inserisce Di Pasquale nella linea a tre, recupera Frigerio in mediana e si affida al tandem offensivo Peralta-Ogunseye.

Atteggiamento aggressivo sin dall’avvio dei padroni di casa e Pescara che va in vantaggio al primo affondo. Rinvio sbilenco di Costa, Rafia recupera la sfera e pennella un perfetto cross per la testa di Cuppone che insacca alle spalle di Dalmasso. Al 10′ reazione del Foggia. Costa cambia gioco e trova Bjarkason, conclusione fuori. Poco dopo, lo stesso esterno centra per Ogunseye che incorna a lato. Un rimpallo favorisce Lescano al 17′, Dalmasso è reattivo nell’anticipo basso. Gli abruzzesi fanno la partita con Rafia a giostrare e fornire palloni invitanti. Rossoneri che, dal canto loro, sfondano sovente sulla corsia mancina con Costa e trovare Bjarkason, che conclude male sul palo lontano, al 22′. Occasione del pareggio per Petermann, mancino che chiama all’ intervento prodigioso di D’Aniello. Momento positivo degli ospiti a cavallo di metà frazione, che spingono per riequilibrare la contesa. Il trend della gara si inverte: Foggia con il pallino della manovra, Pescara di ripartenza. Frigerio è pericoloso di destro, al 33′, Cancellotti è determinante nella deviazione in angolo. I biancoazzurri insidiosi con il trio d’attacco in contropiede. Colpo di testa-spalle di Kraja, Dalmasso c’è. L’estremo rossonero, al 41′, si ripete con l’aiuto della traversa sul gioco aereo di Brosco. Ancora Dalmasso in angolo sul tiro di Lescano. È l’ultimo sussulto del primo tempo, che si chiude senza recupero sul parziale di 1-0.

Al rientro dagli spogliatoi, mister Rossi ridisegna il centrocampo inserendo Vacca, come play basso, che rileva un Petermann non al meglio. Pronti- via, Ogunseye premia l’inserimento di Frigerio, colpo di tacco di Frigerio ma D’Aniello è di nuovo strepitoso nella risposta salva-risultato. Peralta inventa al 53′ per Ogunseye, sinistro centrale. Problemi per Bjarkason, entra Garattoni. Il Foggia cerca di giocare la gara in ampiezza ma pecca di incisività sotto porta. Batti e ribatti in area pescarese senza fortuna. I dauni insistono. Grande chance per Garattoni, scavetto e palla a lato al 65′. Zeman opta per il triplo cambio per dare nuova linfa ai suoi, vedendo la squadra poco brillante. Passano solo pochi secondi ed un contropiede fulmineo permette all’ex Merola di infilare Dalmasso ma il Var annulla per offside. Contatto sospetto Boben-Garattoni, per l’arbitro nessuna irregolarità. Schenetti al volo, al 79′, non inquadra il bersaglio. Il Foggia fa il forcing finale e all’ ultima preghiera, nella zona Foggia, Ogunseye fa la sponda e Rizzo spedisce in porta la palla del pareggio meritato, che ammutolisce lo stadio e spedisce le contendenti ai supplementari.

Le ostilità riprendono con le squadre stanche ma i bianco azzurri trovano la forza al 5′ di trovare lo spunto vincente. Rafia lavora in modo pregevole un pallone e serve Desogus, tocco ad addomesticare la sfera che elude il diretto avversario e di giustezza batte Dalmasso nel trambusto dell’Adriatico. Il Foggia è sulle gambe per i cerotti e l’ intensità dei play off disputati ma ci prova con la forza della disperazione a rientrare in corsa nuovamente. Delle Monache a giro, al 100′, angola troppo. Occasione potenziale sull’ asse Peralta- Schenetti che non sortisce effetti e chiude il primo extra time.

I satanelli manovrano, gli adriatici fanno densità serrando i ranghi e chiudendo i varchi. Odjer e Vacca ripuliscono palloni per cercare il varco giusto. Il possesso perimetrale non produce sortite, poiché il Pescara si difende con ordine. Ed è Markic, al 115′, a svettare imperioso su angolo di Peralta e a zittire nuovamente i supporters biancoazzurri. Finale incandescente. Triplice fischio e squadre ai rigori. Errori di Garattoni e Ogunseye che tirano alto, per i delfini Cancellotti e Aloi. Ad oltranza Rutjens segna e Desogus no. Il Foggia è in finale!

Tabellini

Pescara: D’Aniello, Aloi, Lescano (67’Vergani), Brosco, Rafia, Boben, Kraja (67’Mora), Cuppone (67′ Delle Monache), Cancellotti, Merola(87′ Desogus), Gozzi. All. Zeman

Foggia: Dalmasso, Rizzo, Di Pasquale (Rutjens 13’pts), Schenetti(13′ pts Odjer), Ogunseye, Peralta, Leo, Petermann (46′ Vacca), Frigerio (97’Markic), Bjarkason (55′ Garattoni), Costa (75′ Iacoponi). All.Rossi

Reti: 2′ Cuppone, 97′ Rizzo, 5′ pts Desogus, 10’sts Markic

Rigori: Markic (gol), Mora (gol), Garattoni (alto), Cancellotti (alto), Ogunseye (alto), Rafia (gol), Peralta (gol), Aloi (parato), Vacca (gol), Vergani (gol), Rutjens (gol), Desogus (alto)

Ammoniti: Di Pasquale, Mora, Vacca, Brosco

Arbitro: sig. M. Monaldi (Macerata)

Assistenti: sigg. G. Lazzaroni (Udine)/ S. Galimberti (Seregno)

Var: sig. Banti (Livorno)

Fotogallery: ENZO MAIZZI

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