Rugby: Autumn Nations Series 2022
La valutazione finale su tre partite giocate nell’Autumn Nation Series 2022 dalla Nazionale Italiana di Rugby a XV è da considerarsi positiva. Il XV azzurro esce vincitore contro il Samoa e Australia, battendo per la prima volta i Wallabies. Unica sconfitta è venuta a Genova contro il XV del Sud Africa. Gli Springbok hanno liquidato gli azzurri con un perentorio 21 a 63. Ottimo ed efficace è stato il primo tempo degli azzurri che riesce a stare al passo dei sudafricani. Il 2-4-2 italiano regge tatticamente contro un Sudafrica che vuole imporre il ruolo di campioni del mondo. I Boks sono fisici e arcigni nei punti d’incontro. Il lavoro fatto dagli avanti dei Boks nel portare avanti la palla con fisicità, nel tempo, logora la nostra difesa che è costretta a cedere e a permettere i guizzi delle velocissime ali di Kolbe (piccolo grande uomo) e Arendse. Si chiude con 9 mete a 2 a favore del Sudafrica. Sudafrica che nel weekend successivo umilia gli inglesi a Twickenham con un perentorio 13 a 27 mettendo in crisi il ct inglese Eddie Jones aspramente criticato dai giornalisti e pubblico di casa. Il Sudafrica ha dimostrato che è ancora una squadra protagonista a livello mondiale e pronta ad affrontare il campionato mondiale del 2023 in Francia.
Il XV azzurro ha giocato un buon rugby, basandosi su una difesa compatta, su un buon pacchetto di mischia, su una disciplina di squadra (pochi falli commessi) e su un attacco veloce e imprevedibile, utilizzando al meglio il 2-4-2 neozelandese in salsa italiana da parte del coach Kieran Crowley, grazie anche alla velocità dei nostri trequarti e in particolar modo dall’estremo Ange Capuozzo premiato come miglior giocatore dell’anno dal World Rugby Awards. L’Italia ha demolito il XV samoano, giocato alla pari contro i Wallabies, ma ha dovuto cedere contro uno straripante Sudafrica che ha messo a nudo il gap che manca contro le squadre blasonate di primo livello.
Degno di nota è stata la prestazione del XV della Georgia Rugby. I Lelos centrano la prima vittoria al Millennium Stadio di Cardiff contro il Galles. I georgiani, battendo l’Italia prima e il Galles dopo, hanno acceso i fari su questa nazionale che gioca un rugby semplice, ma efficace, considerando che in Georgia il rugby è ancora svolto in maniera dilettante e non professionistico al contrario delle nazionali cugine del Sei Nazioni. I Lelos stanno dimostrando che i loro progressi sono costanti e non frutto di sporadiche prestazioni. Bisogna aiutare questa nazionale facendola entrare di diritto nel rugby che conta (forse allargando il torneo del Sei Nazioni a Springbok e i Lelos).
Marco Gallifuoco