Serie D: Manfredonia, è la strada giusta. Con il Barletta un pari che va strettissimo

Nell’atmosfera spettrale del Miramare, ancora a porte chiuse per disposizione della Prefettura di Foggia, un Manfredonia vistosamente in crescita, nell’ottava giornata del campionato di serie D, girone H, impatta 0-0 con il Barletta dei grandi nomi ma non sfigura affatto.

Squadra che vince non si cambia, per l’ex del match mister Cinque, che nello schieramento iniziale ripropone lo stesso undici corsaro ad Ugento di sette giorni fa. Mister Ginestra, opta accanto a Russo e Marilungo nel tridente, per la novità dello scalpitante Ngom, al posto dell’ex Inter, Schelotto relegato inizialmente in panca.

Il primo squillo è di marca ospite, con un lungo lancio dalle retrovie, al 3’, che pesca Russo la cui corsa è stoppata in angolo da Konatè. Ngom è sgusciante sulla fascia sinistra, al 10′, dribbling ubriacante e cross invitante per Cafagna che, tutto solo, spedisce la zuccata incredibilmente a lato. Il Donia al 14′ protesta per un’uscita ai limiti di Sapri che colpisce la palla con le mani ma l’arbitro sorvola. I biancocelesti pian piano prendono campo con Giacobbe che illumina la manovra, e costruiscono due occasioni potenziali, prima con Hernaiz che non aggancia la sfera e poi con Pozzebon che sfiora di testa.

L’uscita di Rossi che scivola, al 21′, è un grosso brivido per i locali ma Forte sventa la minaccia. Al 26′ Babaj fa partire un buon traversone per Calemme, l’esterno da buona posizione alza troppo il suo colpo di testa. Passano solo 60 secondi è la grossa chance è di Hernaiz, il cui destro impegna severamente Sapri. I padroni di casa insistono con Pozzebon, destro centrale. Break di Babaj, al 35′, che ruba palla e ci prova con un diagonale impreciso. I delfini finiscono in avanti con Hernaiz che cerca Pozzebon, leggermente in ritardo all’appuntamento. Forte respinge corto di testa sui piedi di Marilungo, conclusione maldestra dell’ex Samp, di molto larga. Al riposo è 0-0 con più Donia del Barletta.

Assetti invariati al rientro dagli spogliatoi. Azione manovrata, all’8′ dei sipontini che si sviluppa con uno scambio rapido Calemme-Hernaiz, la cui rifinitura per Giacobbe è lunga, il centrocampista sarebbe stato solo davanti alla porta. Ginestra manda dentro Di Piazza e Caputo, cercando di sorprendere, con la corsa e di rimessa, i centrali del Manfredonia, oggi insuperabili. Micidiale ripartenza sull’asse Hernaiz-Babaj, destro su cui è reattivo Sapri di piede. Contatto sospetto in area barlettana, Pozzebon giù in area tra le proteste, tutto regolare per il sig.Spagnolo di Lecce. Al 29′ cross di Babaj per Giacobbe ma sulla traiettoria c’è Pozzebon che sporca una nitida palla gol. Del Barletta c’è traccia, al 35′, con il destro di Rizzo, deviato in corner da Forte. Amabile ci prova da casa sua vedendo Sapri lontano dai pali. Poi è Di Piazza in mezza rovesciata a mandare fuori la sfera. E’ l’ultimo sussulto di un match vibrante e gradevole che il triplice fischio manda in archivio a reti inviolate. Un pari che va stretto ai sipontini per quanto mostrato e prodotto in campo ma che muove la classifica, allunga a 4 i risultati utili consecutivi e lascia ben sperare i propri tifosi.

MANFREDONIA – BARLETTA 0-0

Manfredonia 1932: Rossi, Bamba, Taormina, Amabile, Konatè, Forte, Babaj, Giacobbe, Pozzebon (39’st Cesario), Calemme, Hernaiz. All.Cinque

Barletta 1922: Sapri, Aspe, Cafagna (37’st Bramati), Ngom (21st Schelotto), Padovano (21’st Fornaro), Russo (18’st Caputo), Rizzo, Marconato, Silvestri, De Marino, Marilungo (12’st Di Piazza). All.Ginestra

Ammoniti: Marilungo, Marconato, Bramati, Babaj

Espulso: Marsili dalla panchina

Angoli: 4-2

Recupero:0’pt, 5’st

Arbitro: sig. A. Amadei (Terni)

Assistenti: sigg. G. Spagnolo (Lecce)/ G.Lovecchio (Brindisi)

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