Serie D, primo squillo del Donia! Battuto il Fasano al “Miramare” (1-0)

La seconda giornata del “girone H” vede il Manfredonia, reduce dalla pesante sconfitta rimediata all’esordio in quel di Francavilla Fontana (BR), opposto al Fasano, compagine da tempo gemellata proprio con il sodalizio sipontino. Buona l’odierna affluenza di pubblico in un impianto casalingo completamente accessibile dopo la tanto bramata agibilità, inseguita per diverso tempo e meritoriamente ottenuta dalla società biancoceleste nel luglio scorso.
Il Manfredonia visto nel pomeriggio è una squadra che dà segni di compattezza, guidata dalla “vecchia guardia” composta da capitan Konatè, Forte, Amabile, Giacobbe, Calemme e Carbonaro, dove hanno ben figurato anche i nuovi innesti Sepe, Tedesco, Sapri, Cappellari e Porzio, quest’ultimo autore della prima segnatura stagionale. Mister Franco Cinque schiera così il modulo 4-1-3-2, con Amabile ad imbastire il gioco dinnanzi alla difesa. Mister Iannini risponde invece con la medesima formazione scesa in campo nel prezioso pari maturato domenica scorsa contro la corazzata Fidelis Andria.<br>I biancocelesti cercano di essere più propositivi rispetto all’ultimo abulico match e vanno in gol al 13’ con l’under Porzio, abile nel deviare a volo di destro un preciso traversone in area di Forte. Al 25’ è Tedesco a sfiorare il raddoppio dentro l’area brindisina con il ginocchio, su assist di Carbonaro, ma la sfera è alta; particolarmente positiva la prova dell’attaccante ex Martina, al quale mancherà solo il gol. Al crepuscolo della prima frazione (45’) gli ospiti si rendono pericolosissimi con Ganci, che calcia nell’area piccola un pallone scodellato direttamente dalla bandierina ad opera di Murgia, ma un attento e reattivo Sapri si oppone con i piedi.
Nella ripresa i locali cercano il raddoppio al 56’ con Calemme, ottimamente servito da Giacobbe lesto nel rubar palla, ma la traiettoria del n. 10, scoccata a ridosso del limite, è alta. Al 61’ poi doppia clamorosa occasione per Tedesco, con i suoi colpi di testa che terminano di poco a lato, prima su assist di Sepe dalla sinistra e subito dopo su cross di Carbonaro dalla destra. Da qui in avanti il Fasano alza il baricentro in cerca del pari, con Losavio che diventa una vera e propria spina nel fianco dei Delfini e con il fraseggio di Murgia e dello slovacco Vasil sempre più intenso ed efficace. La girandola dei cambi sul finire della gara, conservativa da parte del tecnico garganico e ovviamente più spregiudicata per mano del suo omologo brindisino, comportano maggiore sofferenza per i foggiani; l’unico serio rischio, tuttavia, si concretizza a tre primi dal termine della seconda frazione con Orlando, il quale, sugli sviluppi di un corner, spedisce la sfera di testa poco più su della traversa.   
E’ un Manfredonia che incassa così il primo meritato successo in campionato, dando prova di coesione e sacrificio. La settimana di duro lavoro ha pagato e la strada intrapresa sembra essere quella giusta. Nel prossimo turno il Donia farà visita all’Angri ma non avrà ancora  a disposizione, per l’ ultima delle tre giornate di squalifica, bomber Scaringella, fiore all’occhiello dell’ultimo mercato!                

Articolo e foto a cura di Pierfrancesco Gallifuoco

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