C’è una sola regina, ad oggi, in Serie A.
Anzi c’è un re: il Milan di Massimiliano Allegri è primo indiscusso in classifica.
Certo il campionato è lungo, ma alla 7° giornata è già possibile parlare di forze.
Dietro faticano tutte. E lo spettacolo latita.
Il Milan è una certezza
I rossoneri faticano in casa con la Fiorentina, vanno sotto, ma poi si affidano ad un super Leao per rimontarla. I rossoneri, così, vanno di “horto muso” avanti a tutti, diventando una certezza per la nostra Serie A.
La Fiorentina, invece, continua ad affondare: se con la Roma era piaciuta per la qualità di gioco, a Milano è stata totalmente impalpabile.
Dietro c’è il trenino
Ad inseguire il Napoli di Antonio Conte, che si è lasciato sorprendere dall’insidioso Torino di Marco Baroni.
Un passo falso per i partenopei che riaccende qualche dubbio: il tecnico leccese è capace di sostenere il doppio impegno?
Tra Roma ed Inter è andata di scena una partita intensa, decisa da un errore di posizionamento dei difensori giallorossi.
Per i neroazzurri la rincorsa è quasi completata, per i giallorossi son venuti a galla tutti i limiti offensivi della rosa: Gasperini ha da lavorare.
Il rossoblù è del Bologna
Si piazza subito dietro il Bologna, che con il Cagliari ha dato vita da una partita vibrante tra due squadre che non si sono risparmiate.
C’è bisogno di Holm e del solito Orsolini per archiviare una pratica complicata. Il Cagliari, invece, ha assoluta necessità di ritrovare smalto offensivo: Pisacane potrebbe osare di più.
Paz apre la crisi bianconera
Un super Nico Paz, con un Como in splendida forma, permette alla squadra lariana di battere e superare i bianconeri in classifica.
La squadra di Fabregas è stata autrice di una prestazione solida ed ordinata, mentre lo spagnolo ha illuminato il campo con i suoi lampi di talento.
Juve non pervenuta ed in crisi: tutti i limiti di un mercato deficitario stanno mostrando tantissimi punti deboli per i bianconeri.
Benvenuti alla cumbia del pareggio e della noia
5 pareggi, 4 di cui terminan 0 a 0.
E’ la cumbia della noia, che trova il suo apice in match come Lecce-Sassuolo e Pisa-Verona.
Anche Genoa–Parma è terminata 0 a 0, ma almeno l’emozione del rigore (poi sbagliato dalla squadra di casa) ha scalfito la noia.
Non ci siamo annoiati nel vedere Atalanta-Lazio e Cremonese-Udinese, due match tra squadre che hanno provato a giocarla a visto aperto ed ad ottenere il massimo risultato.


