Jasmine Paolini, il sorprendente ma non casuale Master 1000

Sono trascorsi soltanto alcuni giorni dalla straordinaria e inattesa affermazione di Jasmine Paolini nel Master1000 qatariota di Dubai, successo tuttavia assolutamente in linea con l’eccellente stato di salute dell’intero movimento tennistico tricolore.

La tennista toscana è riuscita ad inanellare una serie terrificante di vittorie contro quotatissime avversarie, a testimonianza dei suoi costanti miglioramenti sotto la guida attenta, paziente e valida di coach Renzo Furlan, ex top 20 ATP. Haddad Maia, L.A. Fernandez, Sakkari, Cirstea e Kalinskaya sono state costrette ad alzare bandiera bianca al cospetto dell’azzurra, come noto non particolarmente dotata fisicamente in termini di centimetri, ma mentalmente caparbia e agonisticamente agguerrita.

Due soli set persi nel torneo da Jasmine, di cui uno nella finalissima, evidenziano l’autorevolezza con cui si è imposta, accompagnata da un pizzico di buona sorte, necessario a questi livelli; nei quarti di finale, infatti, ha approfittato del forfait di Elena Rybakina, campionessa Wimbledon 2022.

Nell’atto conclusivo la 28enne di Castelnuovo di Garfagnana, scesa inevitabilmente in campo sul centrale in cemento della capitale dell’omonimo emirato con un comprensibile pizzico di tensione, compie un autentico capolavoro; rimonta l’avversaria russa, proveniente addirittura dalle qualificazioni e carnefice a sua volta di top giocatrici del calibro di Ostapenko, Gauff e Swiatek (n. 1 WTA), imponendosi con il punteggio di 4-6, 7-5, 7-5. Alla Kalinskaya sopraggiunge il cosiddetto “braccino” alla terza partita, nel momento in cui stava per servire per il match sul 5-4. La lucchese viceversa è abile a sfruttare il momento di confusione di Anna, infilando diversi 15 che le valgono il trionfo.   

La meritata vittoria le consente così di raggiungere la posizione n. 14 del ranking mondiale e di riuscire ad emulare Flavia Pennetta e Camila Giorgi, uniche nella storia del tennis azzurro in grado di aggiudicarsi un titolo di tale portata (Indian Wells 2014 e Montreal 2021). Se riuscirà a mantenere alta la concentrazione a Jasmine non verranno di certo le vertigini, in quanto il suo attuale livello, costruito mattone su mattone, parte da molto lontano e si fonda su solide basi.      

Foto Image: WTA

Pierfrancesco Gallifuoco

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