Canonico: ” Non sarò più il presidente del Foggia ma lo difenderò fino all’ultimo grado di giudizio”

Ventitrè giorni dopo la sfortunata finale playoff, persa in quel di Lecco e costata la promozione in serie B, il patron del Calcio Foggia 1920, rompe gli indugi e ritrova la parola nella sala stampa Fesce dello stadio Zaccheria, per raccontare gli scenari futuri del club rossonero, dal ricorso inoltrato al Collegio di Garanzia del Coni, all’addio di Delio Rossi e all’imminente programmazione per la stagione calcistica 2023/2024. Queste alcune delle sue dichiarazioni:

“La stagione 2022/2023 non si è ancora conclusa. Si è conclusa sul campo ma continuerà nelle sedi preposte.  In questi minuti stiamo depositando il ricorso alla Commissione Arbitrale di Garanzia del Coni. Nella vita esistono le regole, le norme che vanno rispettano. Quando si parla di termini perentori, si parla di termini che non possono essere slittati e non possono dire ci sono eventi di forza maggiore. Il 1 di giugno alle semifinaliste arrivano le istanze della serie B con tutta la documentazione a corredo anche a livello infrastrutturale. Il 1 giugno sapevano tutta la documentazione occorrente. Il Foggia il 16 aveva raccolto tutta la documentazione, anche la fidejussione perché in caso di vittoria, il 19 mattina avrebbe iscritto la squadra. Se questo termine della perentorietà passa con questo provvedimento, non solo creiamo una confusione sulle scadenze ma andiamo a ledere l’interesse di alcuni club, alcuni esclusi per 10 minuti. Se non ha più regole, questa cosa non fa bene all’Italia. La mia esperienza come club del Foggia, dopo Pescara, finiva sia in B che in C. Non sarò più il presidente del Foggia al termine del ricorso. Il presidente sarà un altro così finiscono gli attacchi personali. Abbiamo fatto calcio ad alti livelli e sapete come è andata e anche qui ci sono indagini della procura federali, su quelli che per noi sono stati errori arbitrali. Voglio ringraziare mister Rossi per l’impegno e l’amore con cui ha operato per il Foggia. Era un orologio perfetto e sono rammaricato per la sua scelta ma se una persona non vuole allenare più, bisogna accettare le scelte e le condivisioni. Scelta per ds e mister mi sta imbarazzando parecchio per via dei tempi dei ricorsi e sono consapevole che devo sceglierli in tempi brevi. Il Foggia se deve ripartire dalla C, ha un buon gruppo e quindi nei prossimi giorni dovrò chiudere queste operazioni. Marino? Non credo che il direttore è una persona che possa prendere in considerazione. Con i tifosi ho un rapporto diretto e corretto. Gli ho spiegato quello che vi sto raccontando. Dico di avere pazienza e di aspettare perché Il Foggia riserve sempre sorprese dietro l’angolo. Calabro, Tesser, Pazienza, Lucarelli? Per me non viene nemmeno uno. In settimana sarà comunicato il ds e poi daremo il nome. Io vorrei aspettare il Coni per vedere che campionato faremo. Difendere un diritto è una cosa importante per la vita. Lo faccio per il Foggia, per il club e per i tanti tifosi del Foggia, della provincia e di tutta Italia, fino all’ultimo grado di giudizio”.

pH Enzo Maizzi

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