Carbonaro-gol. Il Donia impone il pari alla corazzata Nardò (1-1)

Il Manfredonia, al “Via del Mare” di Matino, coglie un punto di platino nella corsa salvezza fermando la striscia di 5vittorie nelle ultime sei partite dell’autentica corazzata Nardò, nella dodicesima giornata del campionato di serie D, girone H al termine di una prestazione tutta cuore e sacrificio, con Paduano e il nuovo attaccante Carbonaro sugli scudi.

Squadra che vince non si cambia e Ragno nello schieramento iniziale sceglie l’identico undici corsaro ad Angri, nel precedente turno, con il consueto 3-5-2 che vede in attacco Gentile a sostegno di Dambros.Cinque, orfano di Forte squalificato, ripropone la stessa linea difensiva del match pareggiato con la Gelbison. In mediana ancora fiducia al sipontino ’05 Prencipe e ritrova Hernaiz dal 1′. Tridente con il neo acquisto Carbonaro ad affiancare i soliti Babaj e Calemme.

Approccio promettente dei Sipontini senza timori reverenziali. Al 4′ scorribanda di Bamba che va via sulla fascia destra, suggerimento lungo per l’accorrente Carbonaro. Il primo quarto di gara scorre via senza particolari sussulti ma con il Donia che mostra personalità e buona circolazione di palla. Il Toro, fin a quel momento praticamente nullo, alla primissima occasione va in vantaggio, al 18′. Milli recupera palla sul vertice destro dell’area di rigore, va in slalom e batte in diagonale Paduano. Ceccarini va vicino al raddoppio, al 23′, con una conclusione dal limite che Paduano respinge di piede. Urquiza, al 29′, svetta di testa sugli sviluppi di calcio d’angolo con la difesa ospite che si salva in un batti e ribatti. Piove sul bagnato per i dauni. Babaj esce anzitempo per infortunio, dentro Balba al 33′. Il Nardò gestisce i ritmi del match con il controllo del gioco. Paduano, al 37′, non è perfetto nell’uscita e Milli per poco con un tirocross non trova la rete. I delfini cercano di creare qualche grattacapo con le palle inattive ma Viola fa buona guardia. Gentile, al 46′, spreca incredibilmente da due passi un assist di Guadalupi e Paduano mette in angolo in modo rocambolesco. Il Donia sul ribaltamento di fronte sorprende in ripartenza i neretini, con Balba che pesca Hernaiz in versione assist-man per Carbonaro che insacca da due passi e bagna il suo esordio con il gol dell’1-1 con cui si va al riposo.

Addae calcia forte ad inizio ripresa con palla abbondantemente alta. I garganici gonfiano la rete nuovamente sugli sviluppi di una punizione da destra di Calemme ma la gioia è vana per il fischio arbitrale inspiegabilmente per fuorigioco. Ceccarini, al 8,’ in equilibrio precario tira fuori misura. Paduano grande riflesso su Addae di testa in corner, poco più tardi. Guadalupi per i padroni di casa sfiora il nuovo vantaggio, al 15′ con un destro nel cuore dell’area, Paduano la tocca quel tanto che basta per mandarla sul palo. Il Nardò fa sentire in campo tutta la sua superiorità fisica e attacca a testa bassa per chiudere il Manfredonia nella propria metà campo. De Giorgi trova due volte la deviazione in angolo sul suo fendente al 24′ e 26′. I padroni di casa alzano le torri per provare a vincerla con i calci piazzati. Al 40′ zuccata ancora di De Giorgi, palla a lato. I biancocelesti fanno densità, difendendo su ogni pallone ma al 45′ ha la possibilità del colpaccio con Hernaiz che sottomisura trova la ribattuta della difesa granata. I 5 minuti di recupero sono senza affanni per Konatè e soci e i garganici portano a casa un risultato che sa di vittoria.

Tabellini:

Nardò: Viola, Ceccarini, Gennari, Lanzolla, Dambros (28’Ferreira), Gentile (13’st D’Anna), Addae, Urquiza (13’st De Giorgi), Guadalupi, Russo, Milli(13’st Rossi). All. Ragno

Manfredonia 1932: Paduano, Bamba, Viti, Prencipe, Konatè, Barboza, Babaj (33’Balba), Giacobbe, Carbonaro (26′ st Cesario), Calemme, Hernaiz. All. Cinque.

Reti:18′ Milli, 47′ Carbonaro

Ammoniti: Milli, Addae, Urquiza, Prencipe, Konatè, Russo, D’Anna, Guadalupi

Angoli:

Recupero: 4’pt, 5’st

Arbitro: sig. A. Papagno (Roma 2)

Assistenti: sigg. L. Claps (Potenza)/ D. D’ Ambrosio (Molfetta)

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