Conosciamoli: Angelo Rubino.

Angelo Rubino

Angelo Rubino è un altro nuovo volto del gruppo biancoazzurro ed è un jolly per la fascia destra dello scacchiere di mister Danilo Rufini. Terzino di fascia capace di interpretare anche all’occorrenza il ruolo di interno, è dotato di una buona duttilità tattica che gli permette di disimpegnarsi in più ruoli sul campo.

Il fasanese classe 1996, vanta numerose presenze sia in serie D che in Eccellenza con le maglie di Vieste, Bisceglie, Civitanovese, Barletta, Brindisi, San Severo e Termoli.

Inizia la 2°settimana di preparazione in vista dei primi impegni ufficiali. Abbiamo osservato che si sta creando un bel gruppo. Come procede il lavoro?

“Sono molto contento di far parte di questo gruppo. Da lunedì abbiamo iniziato a lavorare ascoltando le direttive del mister e soprattutto c’è già un bel affiatamento nello spogliatoio tra noi, cosa non facile da vedere in una sola settimana di conoscenza”.

Quali sono le aspettative di Angelo Rubino, personali e di squadra per questa stagione?

“Ogni anno penso sempre ad ottenere quelli che sono gli obbiettivi della società e del gruppo,anche perché così facendo si possono ottenere soddisfazioni personali. Quest’anno dobbiamo cercare di vincere più partite possibili, creando entusiasmo e portando i tifosi dalla nostra parte”.

La tua duttilità come calciatore ti permette di coprire varie zone del campo e avendo già lavorato con mister Rufini, il tecnico ti vede più come cursore di destra o come mezzala?

“Ho davvero fatto di tutto in questi anni, il mister mi utilizza prettamente come cursore di destra ma non ho problemi a cambiare ruolo in base alle sue necessità”.

Tanta Eccellenza e serie D per te a soli 24anni. Hai conosciuto, tra le altre, piazze calde come Barletta, Brindisi, Bisceglie (tutte rivali) e ora arrivi a Manfredonia, con un pubblico caloroso ed esigente. Con l’aiuto dei supporters dove pensi possa arrivare questo Manfredonia?

“Ho giocato in piazze abbastanza esigenti, Manfredonia è una delle più importanti in Puglia e spero, con i risultati, di vedere il Miramare stracolmo di nostri tifosi per cercare di ottenere vittorie, rendendoli orgogliosi della loro maglia che rappresentiamo in questa stagione”.

Sei un calciatore-dottore, chiaro segno di un ragazzo responsabile. Un messaggio per i ragazzi giovani che abbandonano gli studi per giocare?

Sì, sono laureato in marketing e comunicazione d’azienda e sto facendo la magistrale in economia e management sempre a Bari. Purtroppo il calcio, soprattutto quello dilettantistico è un’altalena e non garantisce un futuro stabile. Giocare e studiare contemporaneamente non è facile ma neanche impossibile quindi il mio consiglio è quello di cercare sempre di conciliare entrambe le cose, non abbandonando nessuna strada”.

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