Inizia il Campionato del Mondo Rugby Union

Venerdì 8 settembre 2003 alle 21.15 inizia la X edizione del Campionato del Mondo Rugby Union, Webb Ellis Cup. La partita inaugurale sarà Francia – Nuova Zelanda allo “Stade de France” di Parigi. Inizia nuovamente la sfida delle squadre dell’emisfero nord contro le corazzate e blasonate squadre dell’emisfero sud che detengono 8 titoli iridati su 9 (Nuova Zelanda 3, Sud Africa 3, Australia 2). Solo nel 2003, l’Inghilterra è stata l’unica squadra del nostro emisfero a vincere la Webb Ellis Cup.
A questa edizione favorita è l’Irlanda, squadra attualmente numero uno nel ranking internazionale e imbattuta da ben 14 vittorie consecutive tra partite di Sei Nazioni e test match battendo in due occasioni la Nuova Zelanda. Squadra giovane allenata dall’ambizioso coach Andy Farrell. Oltre all’Irlanda favorita è la Francia, forte soprattutto dal vantaggio di giocare in casa, sostenuto dal caloroso pubblico locale. Francia terza potenza nel ranking internazionale che ha sfiorato per ben tre volte la vittoria finale.
L’Italia? La nostra nazionale gioca nel Pool A insieme a Francia, Nuova Zelanda, Namibia, Uruguay. Un girone impegnativo per la presenza di ben due squadre che hanno altissime probabilità di accedere alla partita finale del 28.10.23. Le probabilità per il nostro XV azzurro di accedere alla fase successiva dei quarti di finale sono scarsissime, praticamente nulle. I bookmakers danno la vittoria dell’Italia a 500 a 1. Il nostro rugby non è all’altezza di competere tecnicamente e mentalmente con le squadre più blasonate anche se l’Italia è da ben 23 anni nel giro che conta nel rugby internazionale con la partecipazione al Sei Nazioni e con la presenza di due squadre di club nel prestigioso torneo internazionale United Rugby Championship ex Celtic League. Il motivo? La mancata professionalità da parte della Federazione Italiana Rugby nel gestire il tutto. Il nostro campionato nazionale di rugby non è di alto livello, non è professionistico, ma ancora a livello semi professionistico per non dire ancora a livello amatoriale. Infatti nei 33 giocatori convocati dal coach Crowley non compare nessun giocatore proveniente dalle file delle squadre del campionato italiano. Purtroppo la nostra Federazione vive di consuetudine che rappresenta il nemico numero uno del professionismo. Non esiste ancora un “centro di formazione” allenatori in stile “Coverciano” per lo studio e creazione di tattiche di gioco e di metodologia di coaching che comporta una scarsa crescita per gli allenatori delle squadre italiane che vivono solo della loro esperienza professionale e di utilizzo di metodologie di coaching obsolete che comportano la mancata crescita dei giocatori e di formazione per competere contro i giocatori di livello internazionale. Si continua ancora ad emulare le tattiche e le metodologie di coaching delle altre federazioni rugbistiche, senza creare qualcosa di nostro, di peculiare. Questa mancata crescita si riflette sulle scarse prestazioni da parte della nostra Nazionale e nei scarsissimi risultati da parte della Zebre (squadra che è gestita direttamente dalla FIR) nel United Rugby Championship.
La speranza del XV azzurro è quello di non subire pesanti e sonore sconfitte contro Francia e Nuova Zelanda, e nella speranza di vittoria contro Namibia e Uruguay che garantirebbero il terzo posto nel girone con la qualificazione al mondiale successivo.
La Rai trasmetterà in diretta su Rai 2 tutte le partite dell’Italia e le più importanti partite della competizione, tra cui tutte quelle a eliminazione diretta. Gli abbonati a Sky Sport potranno vedere tutte le 48 partite, dalla fase a girone alla finale. Gli impegni per la nostra nazionale sono:

Sabato 9 settembre alle h13.00 Italia – Namibia;
Mercoledì 20 settembre alle h17.45 Italia – Uruguay;
Venerdì 29 settembre alle h21.00 Italia – Nuova Zelanda;
Venerdì 6 ottobre h21.00 Italia – Francia.

I gironi sono così disegnati:

Pool A: Nuova Zelanda, Francia, Italia, Namibia, Uruguay.
Pool B: Sud Africa, Irlanda, Scozia, Tonga, Romania.
Pool C: Galles, Australia, Fiji, Georgia, Portogallo.
Pool D: Inghilterra, Giappone, Argentina, Samoa, Cile.

Oggi possiamo goderci alle 21.00 su Rai Sport, diretta dalle 20.30, lo spettacolo della partita inaugurale, scontro diretto da parte della Francia e Nuova Zelanda per il primo posto del girone. Di seguito le formazioni delle due squadre:
Francia: 15 Thomas Ramos, 14 Damian Penaud, 13 Gael Fickou, 12 Yoram Moefana, 11 Gabin Villiere, 10 Matthieu Jalibert, 9 Antoine Dupont (c), 8 Gregory Alldritt, 7 Charles Ollivon, 6 Francois Cros, 5 Thibaud Flament, 4 Cameron Woki, 3 Uini Atonio, 2 Julien Marchand, 1 Reda Wardi.
A disposizione: 16 Peato Mauvaka, 17 Jean-Baptiste Gros, 18 Dorian Aldegheri, 19 Romain Taofifenua, 20 Paul Boudehent, 21 Maxime Lucu 22 Arthur Vincent, 23 Melvyn Jaminet.

Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Will Jordan, 13 Rieko Ioane, 12 Anton Lienert-Brown, 11 Mark Telea, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane (c), 6 Dalton Papali’i, 5 Scott Barrett, 4 Sam Whitelock, 3 Nepo Laulala, 2 Codie Taylor, 1 Ethan de Groot
A disposizione: 16 Samisoni Taukei’aho, 17 Ofa Tu’ungafasi, 18 Fletcher Newell, 19 Tupou Vaa’i, 20 Luke Jacobson 21 Finlay Christie, 22 David Havili, 23 Leicester Fainga’nuku.

Marco Gallifuoco

Fotogallery: World Rugby

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