Manfredonia, primo cin cin interno. Calemme regala tre punti vitali ai sipontini

Missione compiuta per il Manfredonia. I sipontini brindano al primo successo interno stagionale, e lo fanno in un importante scontro salvezza, imponendosi per 2-1 sulla Palmese, al termine di una partita rocambolesca ed avvincente fino agli istanti finali.

Cinque sceglie l’usato sicuro per la delicata sfida, recuperando Taormina nel reparto difensivo, si rivede in regia Amabile, tridente con il ristabilito Babaj e Calemme ad agire sulle corsie con Carbonaro come riferimento centrale. Pietropinto propone un 4-2-3-1 con Puntoriere unica punta, supportato alle spalle da De Sio, Potenza e Carotenuto.

Squadre contratte in avvio con i napoletani a fare densità nella propria metà campo e sipontini a provare a fare gioco. Primo spunto al 12′, Hernaiz si incunea centralmente serve l’accorrente Babaj, il cui tirocross vale solo un corner. Il Donia cerca di irretire la retroguardia ospite con apprezzabili passaggi di prima alla ricerca del pertugio giusto. Punizione da sinistra di Galdean, al 18′, Barboza è attento a respingere l’insidiosa palla tesa di testa. Calemme al 24′ trova il guizzo giusto tra i difensori, prezioso filtrante per Carbonaro che viene agganciato da Morlando trovando un rigore solare. Alla battuta ci va Giacobbe che spiazza Moccia e fa 1-0. I delfini sono galvanizzati. Al 31′ Carbonaro pesca Taormina a destra, tiro di prima intenzione alto sulla traversa. La Palmese reagisce, un minuto più tardi, con Potenza che solo nel cuore dell’area manda centrale la sua zuccata tra le mani di Paduano.  Puntoriere ci prova dal vertice dell’area di rigore, tentativo fuori misura. Grande occasione per il raddoppio dauno al 36′; Carbonaro pennella per Taormina, suggerimento a rimorchio per Calemme che elude il suo avversario ma la battuta a rete è telefonata per Moccia. La legge del calcio non si smentisce, e sugli sviluppi di un angolo battuto da Galdean, Fusco al 44′ svetta più in alto di tutti, complice una difesa biancoceleste disattenta, e insacca la rete del pareggio con cui si va negli spogliatoi.

Cinque manda dentro la mischia ad inizio secondo tempo Prencipe e Viti per Taormina ed Amabile. Calemme al 3′ fa partire un interessante traversone direttamente da punizione che, però, non trova nessuno e si spegne sul fondo. Lo stesso esterno è sfortunato subito dopo con il bolide da 20 metri che si stampa sulla traversa. La Palmese si rende pericolosa al 14′; imbucata per Puntoriere che conclude subito, Paduano c’è. Bella combinazione al 20′ che porta al tentativo di Carbonaro contrato dalla retroguardia campana. L’incornata di Barboza non è precisa al 23′ poi è Cesario in ripartenza a chiamare sul suo mancino, al tuffo l’estremo rossonero. È proprio il centravanti sipontino al 32′ a vedersi strozzata in gola la gioia del gol, cogliendo un clamoroso palo sul colpo di testa da posizione ravvicinata. Al 36′ stesso protagonista su spiovente di Carbonaro, palla fuori. Sono le prove del gol. Balba al 40′ pennella un perfetto pallone sul secondo palo dove arriva Calemme in tuffo che fa esplodere la panchina Sipontina per il punto del 2-1. Brividi al 45′; Puntoriere timbra la traversa, l’azione prosegue e la volee di Potenza timbra il montante e il Donia conquista tre punti di vitale importanza per morale e classifica.

Tabellini:

MANFREDONIA-PALMESE 2-1

Manfredonia 1932 (4-3-3): Paduano, Bamba, Taormina (1’st Prencipe), Amabile (1’st Viti), Konatè, Barboza, Babaj (14’st Balba), Giacobbe, Carbonaro (49’st Fissore), Calemme, Hernaiz (16’st Cesario). All. Cinque

U.S.Palmese 1914 (4-2-3-1): Moccia, Manco (43’st Tribuno) , De Sio, Russo (48’st D’Angelo), Potenza, Galdean (43’st Filogamo), Fusco (48’st Noletta), Morlando (19’st Amato), Carotenuto, Manzo, Puntoriere.  All.Pietropinto

Reti: 25′ Giacobbe rig, 44’Fusco, 40’st Calemme

Ammoniti: Bamba, Cesario, Balba, Calemme

Angoli: 3-4

Recupero: 1’pt, 5’st

Arbitro: sig. F.Saffioti (Como)

Assistenti: sigg. G.Lentini (Milano)/ A. Laurieri (Matera)

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