Donia, a Fasano festa e primo punto (0-0). Paduano “Superman” para un rigore

Pari e patta tra Manfredonia e Fasano, che impattano a reti bianche il match valevole per la terza giornata di campionato di serie D, girone H.  Meglio il Fasano che sbaglia alcune nitide palle gol. Sipontini che con una gara di contenimento e con una difesa ordinata muovono la classifica.

Clima di festa sugli spalti e pubblico delle grandi occasioni con tifoserie gemellate e legate da reciproco rispetto e amicizia ventennale.

Negli schieramenti iniziali, squadra che vince non si cambia per mister Tiozzo, che conferma il suo collaudato 4-2-3-1 con Losavio terminale offensivo supportato dai soliti Battista, Idoyaga e Calabria. Mister Cinque recupera Taormina in retroguardia, chance per Barboza, in luogo di Viti, con Basualdo titolare preferito ad Amabile. Tridente classico composto da Balba, Babaj e Pozzebon.

Osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. Gara giocata su buoni ritmi nei primi minuti e a viso aperto. Passano solo 30 secondi con Losavio che non sfrutta un’indecisione di Konate. Al 3’ Ganci spreca da buona posizione. Quattro minuti più tardi risponde il Manfredonia con Barboza, che si lascia ipnotizzare da Lazar. Le compagini lottano prevalentemente a centrocampo e le opportunità da rete latitano. Bisogna attendere il 31’ fino all’episodio che potrebbe spezzare l’equilibrio. Il direttore di gara accorda un calcio di rigore ai padroni di casa, per fallo di Forte su Losavio. Terza massima punizione fischiata ai sipontini in altrettante gare. Paduano si veste da Superman e neutralizza il tentativo di Battista, mantenendo il parziale a reti inviolate. I biancocelesti (oggi in granata) vanno poi vicini al vantaggio, al 33’, con un bolide dai 20 metri, respinge attentamente l’estremo biancoazzurro. Balba infortunato, al 39’, lascia spazio a Brunetti. Le compagini rallentano e da quel momento la frazione si spegne fino al duplice fischio che consegna le squadre al riposo sullo 0-0.

La ripresa vede l’ingresso di Amabile per un evanescente Calemme. Il canovaccio è sullo stesso leitmotiv, con i padroni di casa che hanno la supremazia territoriale e che spingono in apertura alla ricerca del vantaggio ma con il Donia concentrato ed attento sulle marcature preventive. Bianchini, al 20, conclude centralmente, Paduano senza problemi. Giacobbe e soci a centrocampo ribattono colpo su colpo e mordono sui portatori di palla. Nervosismo tra i 22 in campo, con l’arbitro chiamato a calmare gli animi e match spezzettato. Il Fasano spreca una grande occasione al 44’, con Renelus che a pochi passi dalla porta. Girandola di sostituzioni dalle due panchine che non sortiscono gli effetti sperati. I viaggianti paiono intimoriti ma rintuzzano le velleità della banda Tiozzo. Le sortite offensive dei sipontini sono praticamente assenti ma Konatè, Forte e Barboza sono insuperabili. Sofferenza finale, gli ospiti stringono le maglie fino al 97’ e portano a casa un prezioso pareggio, cancellando lo zero dalla classifica. Post gara con un apprezzato terzo tempo tra i supporters all’insegna del fair play.

U.S. CITTA’ DI FASANO-MANFREDONIA 1932: 0-0

U.S. Città di Fasano: Lazar, Manfredi, Brignola, Barellini (31’st Tricarico) Bianchini, Aprile (18’st Pambianchi), Battista, Ganci, Losavio, Idoyaga (18’st Renelus), Calabria (31’st Conticchio). All.Tiozzo

Manfredonia: Paduano, Forte, Taormina, Forte, Basualdo(24’st Valentini), Konate, Barboza, Balba (39’pt Brunetti), Giacobbe, Pozzebon (31’st Cesario), Calemme (1’st Amabile), Babaj. All.Cinque

Ammoniti: Bianchini, Amabile, Aprile, Manfredi

Recuperi: 1’pt, 7’st

Angoli:1 a 5

Arbitro: Sig. A. Recupero (Lecce)

Assistenti: sigg. M. De Marzo / P. Palermo (Bari)

Fotogallery: Lucia Melcarne

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