Il Foggia torna a sorridere: 1-0 con il Messina. Fa tutto Petermann
Il Foggia torna alla vittoria battendo il Messina ultimo della classe, per 1-0, nel turno infrasettimanale, valevole per la 16° giornata del campionato di calcio di Serie C, girone C, al termine di una partita dai due volti. Mister Gallo conferma 8/11 della gara di Monterosi e opta per una chance da titolare per Garattoni, Peschetola e Vuthaj, in luogo di Nicolao, Di Noia, Ogunseye. Messina che si presenta, con Auteri squalificato e con mister Cinelli in panchina. Giallorossi, allo Zaccheria, con al passivo tutte sconfitte in trasferta e con la sedicesima formazione diversa in altrettanti incontri disputati, che propongono nel tridente offensivo: Iannone, Balde e Zuppel.
Nelle primissime battute, il primo spunto è per il Messina, con la conclusione masticata di Fofana, deviata in angolo. Nel quarto d’ora iniziale la gara risulta bloccata, nel quale gli ospiti mostrano una buona circolazione di palla. Marino lascia partire un destro da fuori, al 19’ ma fuori misura. Gli ospiti paiono volitivi e i rossoneri sono costretti sovente nella propria metà campo. Zuppel cerca e non trova il contatto da penalty, al 22’. Bisogna attendere il 25’ per vedere il Foggia in avanti. Costa batte forte e teso una punizione, Lewandoski respinge di pugno sui piedi di Rizzo che spara a lato. La gara stenta a decollare, con poche emozioni e nessuna vera occasione per sbloccarsi. I padroni di casa provano ad accelerare ma senza sfondare e creare veri pericoli per la difesa peloritana. Sostituzione forzata per gli ospiti. Fuori Filì infortunato, dentro Trasciani, al 38’. I satanelli, lenti nella manovra, rendono gioco facile all’aggressione dei giallorossi e non hanno sbocchi offensivi. Dopo due minuti di recupero, duplice fischio con zero reti e pochi sussulti.
I toni della ripresa sono meno compassati e il match pian piano prova ad accendersi. I dauni spingono dai primi minuti. Al 51’ Peschetola mette fuori da due passi, con deviazione di Lewandoski. Sul corner seguente maglia tirata da Ferrini ai danni di Vuthaj. Rigore sacrosanto, che, al 53’, Petermann sciupa di sinistro facendosi ipnotizzare dall’estremo siciliano. Gallo manda in campo forze fresche con Di Noia, Ogunseye a rinforzare la prima linea, per Rizzo e Peschetola. La partita ha ritmo e canovaccio diverso rispetto alla prima frazione, con il Foggia a premere alla ricerca del vantaggio. Marino calcia dal limite, al 64’, troppo poco per impensierire Dalmasso. Di Pasquale buca la palla e Zuppel in ripartenza assiste Grillo, tiro centrale. Cross velenoso di Costa su punizione, su cui sviluppi Ogunseye timbra il montante. Dal corner, al 71’, Petermann si fa perdonare e di testa fa centro, in bella elevazione, infilando il portiere Lewandoski. I rossoneri si galvanizzano. Gran tiro di Peralta, al 74’, il portiere ospite risponde presente. Il fantasista, ex Ternana, si mette in proprio ma ancora una volta è insuperabile Lewandoski. Il Messina prova a pungere, provvidenziale la chiusura di Peralta. Squillo del Messina al 81’ con Catania, palla fuori. Gli isolani ci provano, fino ai minuti di recupero. Fofana, al 91′ vede murata la sua conclusione. I satanelli stringono i denti e portano in ghiaccio tre punti importanti che rilanciano il Foggia in sesta posizione in classifica, a quota 22 punti.