Manfredonia, primo sorriso in D. Decide Babaj

Sul neutro del “Comunale” di Ugento, il Manfredonia nella settima giornata di serie D, girone H, brinda al primo successo in campionato e coglie tre punti preziosi nello scontro tra neo promosse. La formazione biancoceleste disputa un match giudizioso vinto con determinazione e merito, deciso dalla fiammata del baby Babaj.

Nell’amarcord della finale di Eccellenza del 21 maggio scorso, mister Carrozza nel suo classico 3-5-2, sceglie gli stessi undici della gara persa nettamente a Nardò, ad eccezione di Montagnolo per Anzano. Cinque, dal canto suo, fa all in nello schieramento iniziale, sparigliando le carte e proponendo una formazione a trazione anteriore. Tra i pali si rivede Rossi, con Forte e Konate centrali e Bamba e Taormina esterni. Torna in regia Amabile con Giacobbe ed il rientrante Hernaiz, mezzali. Tridente pesante con Pozzebon affiancato ai lati da Calemme e Babaj.

Fase iniziale di studio tra le due squadre che si affrontano prevalentemente a centrocampo con poco spazio per lo spettacolo. Giacobbe, al 12′, conclude alto sopra la traversa. Miggiano, prova a sfondare timidamente lungo la sua fascia di competenza, al 18′, senza impensierire la retroguardia ospite. Si fa vedere Taormina, al 22′, con un destro dalla distanza e palla di poco fuori dalla porta di Passaseo. Il Manfredonia è più volitivo, fa la partita e al 24′ va in vantaggio. Contropiede fulmineo propiziato da Calemme che ruba palla alla trequarti, innesca Babaj, il cui tiro non lascia scampo a Passaseo. Seconda rete per il greco classe 04′ e prima marcatura biancoceleste in campionato lontano dal Miramare.  La reazione dei giallorossi non è efficace e il Manfredonia controlla senza particolari patemi d’animo.  Calemme conquista una punizione dal limite nel recupero ma la battuta di Giacobbe si infrange sulla barriera, al 47′, e le squadre vanno al riposo con il Donia avanti 0-1.

Carrozza manda dentro Nestola ed Anzano per Montagnolo e Quarta ad inizio ripresa per conferire più qualità alla manovra salentina. Il canovaccio del match non cambia ed è la squadra garganica a menare le danze. Babaj flirta con la doppietta, all’8′, determinante la respinta di piede di Passaseo da pochi passi. Scialpi suona la carica per i suoi e al 11′ scaglia una precisa conclusione all’incrocio, Rossi si rifugia in angolo. La chance colossale, al20′, è sui piedi di Pozzebon che subisce fallo in area e si incarica della battuta del penalty accordato dal direttore di gara. Il centravanti sipontino calcia malissimo e spedisce alle stelle, gettando all’ortiche la palla dello 0-2. Il Gallipoli ringalluzzito dall’errore, due minuti più tardi, ci prova con un tiro cross di Sansò che non trova nessun compagno pronto alla correzione vincente. Cinque manda dentro la mischia Cesario per un contrariato Pozzebon, al 30′. I locali praticamente quasi inoffensivi, fino all’80’, si vivacizzano con l’ingresso di Caputo ma il forcing negli ultimi 10’è senza idee e poco pericoloso per la porta difesa da Rossi. Il triplice fischio fa partire il trenino dei supporters della Gradinata Est e rilancia le ambizioni del Donia in chiave salvezza.

Tabellini:

Città di Gallipoli: Passaseo; Bianco, De Nova, Benvenga; Quarta (1’st Anzano), Sansò, Scialpi (27’st Caputo), Montagnolo (1’st Nestola), Miggiano; Tommasone (15’st Artigas), Iurato (15’st Ranieri). All. Carrozza

Manfredonia 1932: Rossi, Bamba, Taormina, Amabile (45’st Basualdo), Konatè, Forte, Babaj (43’st Balba), Giacobbe, Pozzebon (30′ st Cesario), Calemme (44′ st Valentini), Hernaiz(46’st Viti). All. Cinque

Reti: 24′ Babaj

Ammoniti: De Nova, Konatè, Benvenga

Angoli 2-6

Recupero: 2’pt, 5’st

Arbitro: sig. E.Boccuzzo (Reggio Calabria)

Assistenti: sigg. G.Gigliotti (Cosenza)/ A. Celestino (Reggio Calabria)

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