Rotice: “Al Miramare bisogna piangere ma solo di gioia”

Manfredonia Calcio 1932, domenica quasi perfetta. All’ennesima prestazione maiuscola in campo della squadra, che ben supportata da società e staff tecnico continua a regalare alla piazza emozioni e soddisfazioni, si contrappone un episodio che lascia l’amaro in bocca e rappresenta l’emblema della vicenda “Miramare”.

All’ingresso dello stadio, pochi minuti prima dell’inizio della partita, ho incrociato lo sguardo smarrito e pieno di lacrime di un ragazzo inconsolabile. Mi sono avvicinato chiedendogli cosa gli fosse accaduto. Mi ha risposto singhiozzando che stava piangendo perché anche questa domenica non poteva assistere alla partita di campionato e sostenere i suoi beniamini in maglia biancoceleste. Qualsiasi parola per rincuorarlo è stata purtroppo inutile, ed io, molto turbato, ho avvertito un senso di profondo vuoto ed un sentimento di estrema amarezza.

Dedichiamo, perciò, la vittoria con la Paganese a lui con l’auspicio che la questione agibilità del “Miramare”, con la collaborazione ed il buonsenso di tutti i soggetti interessati, possa risolversi definitivamente entro la prossima partita con il Gallipoli il 25 febbraio consentendo a tifosi e cittadini di poter tornare a vivere il magico rito sociale del calcio.

Al “Miramare” bisogna piangere, ma solo di gioia per i gol e le vittorie del Manfredonia Calcio!

Lo riporta Gianni Rotice facebook

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