Sonia Fiananese, giovanissima promessa del nuoto sipontino

Chi ama il nuoto ama la bellezza ma Manfredonia, città di mare, da sempre fucina di talenti in ogni disciplina, forse è stata, per troppo tempo, ad eccezione del compianto Leonardo Bottalico (fondatore del club nuoto Manfredonia), carente di campioni nello sport che fu di Michael Phelps. Ci prova un gruppo della Generazione Z, che grazie alla nuova piscina comunale, si proietta con risultati promettenti al palcoscenico agonistico, in un progetto a medio-lungo termine. Giovani ragazzi che nuotano con una grazia innata a velocità elevatissime nella corsia di una vasca. Osservarli regala una sensazione di pace, di armonia e di bellezza. Gesti eleganti e ciclici con una sincronia che incanta. Dietro quei gesti così sinuosi e ripetuti c’è un mondo. Un mondo d’amore per l’acqua, per la fatica e per il sacrificio. E gli occhi di Sonia, quando esce dall’acqua, sorridono e sognano. La più piccola atleta degli agonisti, classe 2013, gestita dall’allenatore Adriano Facenna, alfiere del nuoto sipontino, nonché ex pluricampione, è nativa di Foggia ed è l’emblema del vivo movimento natatorio manfredoniano.

Sonia Fiananese, tesserata Fin, sin dalla tenerissima età ha avuto un rapporto simbiotico con il nuoto e la passione unitamente al suo sacrificio e alla sua determinazione, a pochi mesi dall’ inizio dell’attività agonistica (settembre 2022) le hanno permesso di partecipare ed imporsi sovente in gare riconosciute sia dagli organi federali Fin sia dall’Acsi. A fine maggio l’atleta sipontina ha avuto l’onore di partecipare al campionato nazionale Acsi, presso lo stadio del nuoto di Riccione, dove si allenava e gareggiava la “Divina” Federica Pellegrini. La giovane nuotatrice, iscritta a 5 gare, ha sbaragliato le rivali imponendosi in tutte le discipline e raccogliendo: 1 oro nei 100 dorso, argento nei 100 misti, 1 argento e 2 ori nella staffetta con le colleghe della piscina Icos di Manfredonia. Nello scorso weekend, sabato 17 giugno e domenica 18, in quel di Monopoli ha conquistato 3 argenti in ogni distanza percorsa con tempi di tutto rispetto e diventando vice campionessa regionale. Le prestazioni cronometriche, realizzate in progressione, le hanno poi consentito di fregiarsi dell’oro nella staffetta, risultati che hanno permesso all’Icos Sporting Club di laurearsi campione regionale.

Sonia, quando hai iniziato a nuotare? Chi ha trasmesso questa passione?

Ho iniziato a nuotare quasi 2anni fa, il primo anno a livello amatoriale e poi l’anno successivo a settembre 2022, ho iniziato agonismo. Questa passione me l’ha trasmessa mia madre buttandomi in mare a solo 4 mesi”.

Che cosa ricordi della tua prima gara in piscina?

“Ricordo che ero un po’ insicura di me, ma nonostante ciò non vedevo l’ora di gareggiare. Era la mia prima esperienza in vasca lunga, cioè 50 metri al Cus di Bari. Lo stadio del nuoto era grandissimo, c’era tantissima gente da tutta Italia, ma nonostante le tante emozioni contrastanti ero concentrata e volevo solo nuotare”.

Qual è il tuo rapporto con l’acqua in questo periodo della tua vita e cosa provi quando sei in acqua?

“In questo periodo mi sento più forte rispetto alle altre volte, sia fisicamente che mentalmente. Quando sono in acqua provo felicità, a volte timore per non riuscire a fare qualcosa, ma mi sento leggera e me stessa”.

Quanti sacrifici hai fatto e fai per ottenere brillanti risultati sportivi?

“Allenandomi tutti i giorni soprattutto durante l’anno scolastico ho dovuto fare tanti sacrifici, organizzarmi con i compiti, a volte rinunciare alle uscite o farle solo nel fine settimana e la sera andare a letto non troppo tardi perché il giorno dopo doveva iniziare ultra giornata impegnativa. Una vita diversa dagli altri adolescenti. Mi allenavo tutti i giorni appena uscivo da scuola, tornando a casa intorno alle 5 per poi iniziare i compiti fino alla sera. Ora la giornata sembra più leggera perché la scuola è terminata e quindi ho più tempo anche per me. Faccio anche sacrifici per quanto riguarda l’alimentazione, infatti, seguo un’alimentazione corretta ed equilibrata, con proteine e carboidrati, soprattutto dopo l’allenamento. Sono riuscita ad ottenere risultati anche fisici modificando il mio corpo”.

Di solito nel pregara gli atleti hanno ansia. Come la vinci? Hai un portafortuna o un gesto scaramantico?

“Per adesso non ho nessun gesto scaramantico o portafortuna. Vivo l’attesa semplicemente sapendo che quando sono in camera di chiamata e quindi sto per gareggiare mi devo concentrare, salire sul blocco della mia corsia e dare il massimo”

Cosa fa Sonia quando non nuota?

“Quando non nuoto cerco di fare tutto quello che fanno le ragazze della mia età: svago con le amiche, ascolto musica, faccio i tik tok, passo più tempo possibile anche in famiglia, a volte leggo e a volte, dico la verità, riposo per recuperare tante energie”.

Quali sono i tuoi idoli?

“Sicuramente, Federica Pellegrini e Michael Phelps”.

Oltre al nuoto, quale altro sport ti appassiona e perché?

“Mi appassiona il calcio, perché mio padre è un grande tifoso del Napoli e fin da piccola abbiamo sempre visto le partite insieme”

Qual è la tua soddisfazione più grande?

“Per ora sono soddisfatta per questo campionato regionale. Sono arrivata seconda in diverse gare e significa che il lavoro sta pagando e i sacrifici che sto facendo stanno portando a dei risultati”.

Per quali motivi consiglieresti ad un ragazzo/a di iniziare a praticare nuoto?

“Direi loro di provare a nuotare perché in acqua è diverso che al di fuori. Sei tu e l’acqua, uno degli elementi naturali che a mio parere ti permette di fare cose soprannaturali ed è un’emozione unica”.

Hai dediche e ringraziamenti da fare per i tuoi successi nel nuoto?

“Li dedico a me stessa perché questo sport mi sta facendo credere più in me stessa, i miei genitori che mi sostengono, anche a livello mentale quando magari sono giù di tono e per quante volte vado in trasferta e fanno anche loro tanti sacrifici seguendomi. Ringraziare mia zia Flavia che mi sostiene moralmente, anche quando magari ho fatto dei tempi non brillanti in allenamento, e vorrei ringraziare anche il mio allenatore, che ha sempre creduto in me e mi ha sempre spronato a dare di più”.

Come lo vedi il tuo futuro? Come t’ immagini da grande?

“Vorrei raggiungere un mio record mondiale nei 400 stile libero, e vedere magari il mio nome a fianco ai grandi nuotatori. So che la strada è ancora lunga e dovrò fare ancora tanti sacrifici ma mi piace sognare e immaginare che grazie al nuoto si parlerà di me”.

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